sabato 15 gennaio 2011

Quel che resta della notte

“Quel che resta della notte” è la testimonianza di una donna, Lucia Cerzeto, il racconto  della sua esperienza di lavoratrice in fabbrica e della lotta sindacale per escludere le operaie dai turni di notte. L’ho letto molti anni fa, non ricordo i dettagli, so che mi aveva colpito. Oggi mi sento confusa, né rammaricata né soddisfatta per l’esito del referendum di Mirafiori. Un pò triste anche se non dovrei. Preoccupata piuttosto. Nella produzione, nelle attività di servizi, ovunque si chiede qualcosa di più, un impegno maggiore per competere, uno sforzo per far girare tutti gli ingranaggi. E così sarà. Ma non ci sarà una festa, come a Mirafiori non c’è stato un plebiscito.

Le donne, penso soprattutto a loro, lo faranno e basta. Le ho viste in TV uscire dai cancelli a fine turno, quando della notte ormai non resta quasi niente.

2 commenti:

  1. Anch'io sono confusa, nè contenta nè triste. E lo sarei stata comunque, anche con un altro esito. Si é andati da un estremo all'altro. Sono contro l'assenteismo, le scuse per non lavorare, le pause ripetute, ma ora mi sembra che i lavoratori rimangano con pochissime tutele. Siamo andati indietro di 150 anni!

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  2. Io non penso che siano state tolte molte tutele. L'impatto più grosso è relativo alla rappresentatività sindacale che esclude chi non firma l'accordo.
    Mi urta enormemente il modo arrogante in cui si pone l'azienda nei confronti dei lavoratori che non sono sicuramente gli unici responsabili della crisi.
    Paola

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